PELLE CONCIATA AL VEGETALE
Nel bel mezzo dell’affascinante paesaggio toscano, tra Pisa e Firenze, è ancora viva l’arte nobile della concia al vegetale del pellame, uno dei patrimoni della Toscana.
La concia al vegetale è una lavorazione che avviene nel totale rispetto dell’uomo e dell’ambiente, sfrutta solo le sostanze presenti in natura per conferire caratteristiche uniche al pellame. Si usano tannini estratti da alberi come il castagno o la mimosa. Dopo la conciatura si passa alla fase di ingrasso ed alla tintura in bottale, con coloranti all’anilina a base d’acqua.
La concia al vegetale con il tannino è una vera e propria arte che viene tramandata di generazione in generazione. I maestri conciatori custodiscono gelosamente i loro segreti.
Ognuno vanta un’antica ricetta speciale combinata con tecnologia all’avanguardia. Il tipo di tannino utilizzato, le dosi, i tempi di concia, le modalità di lavorazione fanno la differenza.
Tutto con la cura e la dedizione che richiede un processo naturale, con i tempi lenti di lavorazione.
Infine le pelli appena conciate vengono messe a punto per essere lavorate da artigiani della pelle che le trasformano in borse, scarpe, cinture e molti altri oggetti di uso comune. Gli oggetti realizzati con pelle conciata al vegetale sono tre volte unici: perché frutto di un processo artigianale; perché creati con materiali unici e perché nel tempo assorbono tracce del nostro vissuto.
Essendo prodotti naturali, le pelli animali presentano infatti piccole differenze: un segno, una sfumatura diversa che le caratterizzano.
Nel processo di concia, il tannino gioca un ruolo fondamentale: conferisce alla pelle delle proprietà in grado di resistere a tutte le successive fasi di lavorazione.